Tra porte chiuse: crepe e lacune per pensare a processi inclusivi nell'istruzione

Abstract

In questo lavoro viene sottolineato il diritto all'istruzione per i bambini con disabilità, garantito negli atti legali, con le narrazioni delle madri di bambini con diagnosi di spettro autistico e le loro lotte per iscrivere i bambini a scuola. Si è notato che le interpretazioni che esistono nella legge, come “preferibilmente nel sistema scolastico regolare”, lasciano la responsabilità anche ad altre istituzioni educative, che spesso creano barriere all'iscrizione dei bambini. Nelle narrazioni delle madri, le porte chiuse sono ricorrenti, ma insistono, trovando crepe e aperture per abitare la scuola. Le madri che hanno le loro storie di vita rese invisibili affrontano lunghe lotte per un'educazione inclusiva. Le narrazioni sono usate come risorsa metodologica, ispirata da Benjamin, Portelli e Certeau, e la dimensione dell'evento da Deleuze, per la produzione di nuove macchinazioni. L'Educazione Speciale in Brasile è caratterizzata dalla medicalizzazione, e gli effetti più devastanti di questa cultura medicalizzante sono percepiti nei discorsi degli insegnanti che si presentano come incapaci di insegnare ai bambini con disabilità. È urgente che la scuola di questo tempo consideri le differenze come una condizione di esistenza di ciascuno.