Un "predecessore" di Schopenhauer: Giulio Cesare Vanini
DOI:
https://doi.org/10.5902/2179378634007Parole chiave:
Schopenhauer, Vanini, liberum arbitriumAbstract
Giulio Cesare Vanini fu bruciato per ateismo a Tolosa il 9 febbraio 1619. Schopenhauer lo cita tredici volte nei suoi scritti e dimostra di aver letto le sue opere, apparentemente apologetiche ma in realtà materialistiche e ateistiche: l’Amphitheatrum aeternae providentiae (1615) e il De admirandis (1616). La citazione filosoficamente più rilevante si trova nel saggio Sulla libertà del volere umano, dove il filosofo italiano, nato in Puglia nel 1585, viene definito da Schopenhauer “predecessore” per aver negato l’esistenza del libero arbitrio.Downloads
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