Un epistolario filosofico. Il carteggio tra Schopenhauer e Johann August Becker

Autori

  • Domenico M. Fazio Università degli Studi del Salento, Lecce, IT.

DOI:

https://doi.org/10.5902/2179378633544

Parole chiave:

Arthur Schopenhauer, Carteggio, Scuola di Schopenhauer, Johann August Becker

Abstract

Il carteggio di Schopenhauer coi suoi discepoli, del quale ho appena terminato l’edizione italiana, curando la traduzione e la redazione di un apparato critico nuovo e completo, è la fonte principale per la conoscenza di quella che è ormai nota come la «Scuola di Schopenhauer in senso stretto», e risulta in special modo indispensabile per la conoscenza della personalità dei discepoli di Schopenhauer che non scrivevano su di lui e che Schopenhauer chiamava «Apostoli», per distinguerli dagli «Evangelisti», i suoi discepoli che scrivevano su di lui. Tra gli «apostoli», spicca la figura di Johann August Becker, col quale nel 1844 Schopenhauer intrattenne un epistolario filosofico sul tema della affermazione e della negazione della volontà, della libertà del volere, della dottrina del carattere e del criterio delle azioni morali, giunto fino a noi senza lacune. La sua importanza è tale che all’interno della scuola ne circolavano tre copie: segno di come i discepoli di Schopenhauer lo considerassero come l’atto fondativo del loro sodalizio.

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Biografia autore

Domenico M. Fazio, Università degli Studi del Salento, Lecce, IT.

Professor da Università degli Studi del Salento (Lecce - Itália). Presidente da Seção Italiana da Schopenhauer-Gesellschaft.

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Pubblicato

2018-07-13

Come citare

Fazio, D. M. (2018). Un epistolario filosofico. Il carteggio tra Schopenhauer e Johann August Becker. Voluntas: International Journal of Philosophy, 9(1), 24–38. https://doi.org/10.5902/2179378633544